Pronto intervento contro la fascite plantare

Una forte fitta al tallone appena si appoggia il piede a terra dopo essere stati seduti per un po’ oppure al mattino appena imagesalzati. E’ come una stilettata che si trasforma in un dolore sordo man mano che si continua a camminare o a stare in piedi. E’ il sintomo della fascite plantare, l’infiammazione della fascia plantare, una striscia di tessuto molto simile a un tendine che parte dal tallone e attraversa tutta la pianta del piede, attaccandosi alla base delle ossa delle dita. La fascia plantare forma una specie di cuscinetto e ha la funzione di sostenere il piede, incurvandolo. All’altezza del tallone, è coperta da un cuscinetto di grasso che contribuisce ad assorbire gli shock che si generano quando si cammina.

Perché la fascia si infiamma

L’età, il sovrappeso, alcuni sport come l’aerobica e la corsa di resistenza, problemi di postura causati da un piede tropo arcuato o troppo piatto, lo stare in piedi molte ore al giorno, l’uso di scarpe inadatte (con tacchi troppo alti o senza un adeguato supporto plantare) possono causare la fascite plantare. Se non viene curata, la fascite può diventare cronica e ostacolare le normali attività della vita di ogni giorno, oltre che creare problemi ai piedi, alle ginocchia, alla schiena perché altera il modo di camminare.

Come curarla

  • Se camminate o correte molto, diminuite l’attività.
  • Se siete in sovrappeso, dimagrire può essere utile per diminuire il dolore al calcagno.
  • Se, per lavoro, dovete stare a lungo in piedi su una superficie dura senza potervi spostare, usate un poggiapiedi o un cuscinetto sl pavimento.
  • Abituatevi a usare regolarmente plantari in grado di assorbire l’impatto del piede sul terreno e di sostenerlo adeguatamente, rimettendo in assetto tutto il vostro corpo.

Partiamo dai piedi

Spesso li trascuriamo. Eppure i piedi sono fondamentali per il nostro benessere. Tanto che sono obiettivo di una particolare tecnica, la riflessologia plantare, che ha origini antiche: i primi trattamenti realizzati massaggiando i piedi sono stati applicati in Cina e in India nel 5000 a.C., dove si usavano terapie mediche utilizzanti la pressione delle dita per influenzare i campi energetici dell’organismo (agopunturadigitopressioneshiatsu).

La Riflessologia Plantare è una tecnica di massaggio applicata principalmente sui piedi. Si basa sulla credenza che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Secondo i suoi sostenitori, applicando il massaggio riflessologico si potrebbe avere un effetto o influire sull’organo corrispondente al riflesso stimolato. images-4

Ecco i principali effetti della riflessologia.

  • Stimolazione nervosa, basata sulla relazione fra le terminazioni dei nervi presenti nelle zone riflesse ed il punto in cui è presente il dolore. La pressione sulla zona riflessa avrebbe quindi il compito di inviare comunicazioni al cervello, stimolandolo ad intervenire sul problema riscontrato.
  • Liberazione di ormoni, fondata sulla scoperta del controllo del cervello sull’apparato endocrino. Secondo la teoria della riflessologia è sufficiente massaggiare le zone riflesse doloranti, per stimolare il cervello a liberare ormoni cerebrali, quali l’endorfina, con conseguente azione terapeutica.
  • Stimolazione del sistema linfatico, favorita dalla pressione di alcuni punti riflessi che attuerebbe l’accelerazione della circolazione linfatica con benefici su tutto l’organismo.
  • Stimolazione del sistema sanguigno, avente lo scopo di migliorare la circolazione e diminuire la presenza di scorie.
  • Potenziale elettrico, che si creerebbe tra varie parti del corpo. In base al modello della riflessologia, i punti riflessi sono paragonabili agli interruttori mentre gli organi svolgono la funzione di accumulatori e quindi agendo sugli interruttori si riattiverebbe la circolazione elettrica.
  • Influenze psicologiche, spiegabili con la grande importanza che la mente riveste sulla origine dei disturbi fisici.